Angina pectoris & Sindromi coronariche acute
Aggiornamento in Medicina
La turbolenza della frequenza cardiaca fornisce indicazioni sulla funzione cardiaca autonomica ed esiti clinici in pazienti con infarto del miocardio.
In molti contesti clinici è stata mostrata una relazione tra funzione cardiaca autonomica e infiammazione.
I Ricercatori di Stratificazione Prognostica dell'Angina Instabile Study hanno valutato l’impatto prognostico della turbolenza della frequenza cardiaca e la sua relazione con l’infiammazione in pazienti con angina pectoris instabile; i parametri di turbolenza della frequenza cardiaca [ turbulence onset ( TO ) e turbulence slope ( TS ) ] sono stati misurati in 331 pazienti con angina pectoris instabile ( età media: 66.4 anni; 231 uomini ) con complessi ventricolari prematuri al monitoraggio elettrocardiografico Holter.
La mortalità totale e cardiaca sono state valutate a 6 mesi nel corso del follow-up.
Il sesto ( -1.52% ) e il quarto decile ( 4.90 ms/RR ) si sono rivelati i migliori valori prognostici di cut-off per TO e TS, rispettivamente.
La turbulence slope inferiore a 4.9 ms/RR è risultata associata con un hazard ratio ( HR ) di 7.10 ( p=0.0001 ) e 8.02 ( p=0.0002 ) per la mortalità cardiaca e la mortalità totale, rispettivamente.
Gli stessi HR per la turbulence onset maggiore di –1.52% sono stati 2.94 ( p=0.03 ) e 3.33 ( p=0.029 ), rispettivamente.
Pazienti con turbulence onset minore di –1.52% e turbulence slope maggiore di 4.9 ms/RR hanno mostrato un rischio molto basso di mortalità totale e cardiaca ( 1.8% e 0.9% rispettivamente ).
Una turbulence slope maggiore di 4.9 ms/RR è risultata indipendentemente associata a mortalità totale ( HR=3.87; p=0.02 ) e cardiaca ( HR=3.81; p=0.048 ) all’analisi a variabili multiple.
Sia TS ( r=-0,29; p
In conclusione, la turbolenza della frequenza cardiaca può essere utile per la stratificazione del rischio in pazienti con angina pectoris instabile.
L’associazione tra funzione cardiaca autonomica e infiammazione può essere rilevata patogeneticamente in questo contesto clinico. ( Xagena2009 )
Lanza GA et al, Am J Cardiol 2009; 103: 1066-1072
Cardio2009