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Pretrattamento con Prasugrel nelle sindromi coronariche acute senza sopraslivellamento del tratto ST


Benché gli antagonisti P2Y12 siano efficaci in pazienti con sindromi coronariche acute senza sopraslivellamento del tratto ST ( NSTE-ACS ), l’effetto della tempistica di somministrazione, prima o dopo l’angiografia coronarica, non è noto.

È stato valutato l’effetto della somministrazione dell’antagonista di P2Y12 Prasugrel ( Efient ) al momento della diagnosi, rispetto alla somministrazione dell’antiaggregante piastrinico dopo l’angiografia coronarica in caso l’intervento coronarico percutaneo ( PCI ) fosse indicato.

Sono stati arruolati 4.033 pazienti con sindromi coronariche acute senza sopraslivellamento del tratto ST e un livello di troponina positivo, in lista per essere sottoposti ad angiografia coronarica entro 2-48 ore dopo la randomizzazione.

I pazienti sono stati assegnati in maniera casuale a ricevere Prasugrel ( dose di carico di 30 mg ) prima dell’angiografia ( gruppo pretrattamento ) o placebo ( gruppo controllo ).

Nel caso di indicazione di intervento coronarico percutaneo, è stata somministrata una dose aggiuntiva di 30 mg di Prasugrel nel gruppo pretrattamento al momento dell’intervento, e una dose di 60 mg di Prasugrel è stata somministrata nel gruppo controllo.

Il tasso dell’endpoint primario di efficacia, un composito di decesso per cause cardiovascolari, infarto miocardico, ictus, rivascolarizzazione urgente o terapia di salvataggio con inibitore della glicoproteina IIb/IIIa entro il giorno 7, non ha mostrato differenze significative tra i 2 gruppi ( hazard ratio con pretrattamento, 1.02; P=0.81 ).

Il tasso dell’endpoint principale di sicurezza composto da tutti gli episodi di sanguinamento maggiore TIMI, legati o meno al bypass aorto-coronarico entro il giorno 7 è risultato aumentato con il pretrattamento ( hazard ratio, HR=1.90; P=0.006 ).

I tassi di sanguinamento maggiore TIMI e di sanguinamento rischioso per la vita non-correlato a bypass aorto-coronarico sono risultati aumentati di 3 e 6 volte, rispettivamente.

Il pretrattamento non ha ridotto il tasso di esito primario tra i pazienti che si dovevano sottoporre a intervento coronarico percutaneo ( 69% dei pazienti ), ma ha aumentato il tasso di sanguinamento maggiore TIMI a 7 giorni.

Tutti i risultati sono stati confermati a 30 giorni e in sottogruppi prespecificati.

In conclusione, nei pazienti con sindromi coronariche acute senza sopraslivellamento del tratto ST, in lista per essere sottoposti a cateterizzazione, il pretrattamento con Prasugrel non ha ridotto il tasso di eventi ischemici maggiori fino a 30 giorni, ma ha aumentato il tasso di complicazioni da sanguinamento. ( Xagena2013 )

Montalescot G et al, N Engl J Med 2013; 369: 999-1010

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