Angina pectoris & Sindromi coronariche acute
Aggiornamento in Medicina
Lo Studio GUSTO IV – ACS ( Global Use of Strategies To Open Occluded Coronary Arteries IV – Acute Coronary Syndrome ) ha valutato gli effetti nel lungo periodo dell’inibitore della glicoproteina IIb/IIIa, Abciximab ( ReoPro ) nei pazienti con sindrome coronarica acuta senza sopraslivellamento ST che non erano in attesa di un intervento coronarico.
Un totale di 7800 pazienti è stato assegnato in modo random al trattamento con bolo di Abciximab seguito da un’infusione di 24 ore , o con un bolo di Abciximab seguito da un’infusione di 48 ore , o con placebo.
L’incidenza di mortalità totale ad un anno è stata dell’8,3% ( 649 pazienti ) .
La mortalità ad 1 anno è stata del 7,8% nel gruppo placebo, dell’8,2% nel gruppo Abciximab sottoposto ad infusione di 24 ore e del 9% in quello con infusione di 48 ore.
I pazienti con troponina cardiaca negativa o con proteina C reattiva elevata hanno presentato una più alta incidenza di mortalità quando trattati con Abciximab per 48 ore rispetto al placebo: 8,5% versus 5,8% nei pazienti con troponina negativa (p=0.02) , 16,3% versus 12,1% nei pazienti con elevata proteina C reattiva (p=0.04).
Abciximab non presenta nessun effetto favorevole sulla sopravvivenza ad 1 anno nei pazienti con sindrome coronarica acuta senza sopraslivellamento ST.
Nei pazienti con bassa troponina cardiaca o elevata proteina C reattiva, Abciximab è risultato associato ad una maggiore mortalità. ( Xagena2003 )
Ottenvanger JP et al, Circulation 2003; 107:437-442
Cardio2003 Farma2003