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Risultati ricerca per "Coronaropatia"

Nelle analisi osservazionali, alti livelli di colesterolo HDL sono stati associati a un minor rischio di eventi di malattia coronarica.Tuttavia, resta da definire se l’aumento per via terapeutic ...


Studi sperimentali suggeriscono che gli inibitori della xantina ossidasi possono ridurre il consumo di ossigeno miocardico per una particolare gittata cardiaca.Se tale effetto fosse presente anche nel ...


Ticagrelor ( Brilinta ) è il primo antagonista orale reversibile del recettore P2Y(12).Uno studio ha confrontato per la prima volta l’onset e l’offset dell’inibizione piastrin ...


Lo studio BEAUTIFUL non ha dimostrato alcun impatto dell’Ivabradina ( Corlentor ) sugli esiti nei pazienti con malattia coronarica stabile e disfunzione sistolica ventricolare sinistra.Un’ ...


Lo studio IONA ( Impact Of Nicorandil in Angina ) ha valutato l’effetto del Nicorandil nel ridurre la frequenza degli eventi coronarici nei pazienti con angina stabile. Hanno preso parte allo studio 5 ...


L’obiettivo dello studio è stato quello di verificare se la terapia ormonale in acuto fosse in grado di ridurre i segni elettrocardiografici ischemici nelle donne in postmenopausa con angina instabi ...


Il bFGF ( basic Fibroblast Growth Factor) è un fattore di crescita angiogenetico, che ha dimostrato in modelli animali che presentavano una progressiva occlusione coronarica di favorire lo svil ...


L’efficacia e la sicurezza del Nicorandil, è stata confrontata con quella dell’Isosorbide mononitrato ( ISMN) nei pazienti anziani ( maggiore o uguale a 65 anni) con angina pectoris stabile ed una pro ...


Sono state studiate la sopravvivenza e le cause di morte nei pazienti con sindrome coronarica acuta con sopraslivellamento del tratto ST ( STE-ACS ) con e senza malattia ostruttiva delle arterie coron ...


I dati di 15 anni di follow-up dello studio FRISC-II ( Fast Revascularization During Instability in Coronary Artery Disease ) hanno fornito forte sostegno al fatto che il trattamento invasivo precoce ...


Le aritmie ventricolari rimangono una complicanza letale delle sindromi coronariche acute. Tuttavia, l'incidenza e la prognosi della tachicardia ventricolare sostenuta / fibrillazione ventricolare ( T ...


Gli Acidi grassi polinsaturi n-3 marini potrebbero ridurre la mortalità coronarica.Dati precedenti sulla coronaropatia non-fatale, tuttavia, sono risultati contraddittori; ciò potrebbe essere spiegato ...


Benchè il saggio per la troponina sia diventato sempre più sensibile, non è chiaro se ulteriori riduzioni nella soglia di identificazione delle concentrazioni plasmatiche di troponina possano migliora ...


La sindrome coronarica acuta è associata ad attivazione delle piastrine e del sistema di coagulazione e ciò potrebbe influenzare l'incidenza di trombosi precoce dello stent. È st ...


Il diabete mellito promuove la rapida progressione della coronaropatia plurisegmentale ed espone ad un rischio maggiore di recidiva di eventi ischemici. L’impiego di uno score di riferimento nel ...